PSYCHOLOGICAL CARE OF THE INFANT AND CHILD // CURA PSICOLOGICA DEL BAMBINO E DELL'INFANTE
«From the 1930 to the 1950 the experience of crisis lead psychologists to concentrate on the education of children. The american psychologist John B. Watson believed that children are born blank slates and that the environment could entirely shape them into the adult they would become. In 1928 he wrote the child-rearing manual Psychological Care of the Infant and Child. In 1955 Ritalin - a psychiatric drug prescribed for ADHD (Attention Deficit Disorder) in children - came on the U.S. market. It was allowed in Italy in 2007. This work points to the metamorphosis of social practices in the creation of homogenous needs and desires. Through the construction of normalcy institutions lead us to adore the same Totem erasing the virtual unlimitedness of being in the world. In times of crisis, locating madness in the child is a way of displacing it from the devastated adult-reality, from the self-experience of loss. Despite the changing modes of creating obedience the children ́s discomfort returns cyclically - in changing shapes - as a revolving mirror within time and cultures.» [Carolin Deuflhard, sociologist]
«Tra il 1930 e il 1950 le conseguenze della crisi inducono gli psicologi a concentrarsi sull’educazione del bambino. Lo psicologo statunitense John B.Watson crede che i bambini sono - alla nascita - una tabula rasa che l’ambiente circostante può interamente plasmare in ciò che diventeranno da adulti. Nel 1928 scrive il manuale Cura Psicologica del Bambino e dell’Infante. Nel 1955 il Ritalin - psicofarmaco per bambini affetti da ADHD (iperattività e deficit di attenzione) – viene immesso in commercio in America. Viene autorizzato in Italia nel 2007. L’opera riflette sulle metamorfosi della prassi sociali nella creazione di bisogni e desideri uniformi. Attraverso la costruzione di normalità, le istituzioni ci guidano verso l’adorazione di uno stesso Totem, confinando la virtuale sconfinatezza dell’essere nel mondo. In tempi di crisi, localizzare la pazzia nel bambino è un modo per dislocarla dalla devastante realtà adulta, dall’esperienza personale della perdita. Nonostante i mutevoli modi di creare obbedienza, lo sconforto dei bambini ritorna ciclicamente - in forme diverse - come uno specchio che ruota nel tempo e nelle culture.»[traduzione dal testo di Carolin Deuflhard, sociologa]